Il disturbo bipolare fa parte dei disturbi dell’umore ed è caratterizzato da gravi alterazioni delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti.
L’umore può essere definito come una tonalità emotiva che prevale sulle altre influenzando la vita psichica dell’individuo. Nonostante gli stati d’animo continuino ad alternarsi e a susseguirsi gli uni agli altri, nell’individuo sano l’umore tende a rimanere stabile e in equilibrio.
Nell’individuo bipolare è proprio questo equilibrio a venir meno, dando vita a svariati sintomi che influenzano le relazioni sociali e il normale svolgimento della vita. Inoltre, spesso chi soffre del disturbo, durante le crisi, non ne è consapevole in quanto le fasi maniacali e depressive sono considerate normali.
Come si manifesta il bipolarismo?
Il disturbo bipolare è caratterizzato dall’alternanza di due fasi principali: depressione e mania/ipomania.
La fase depressiva è caratterizzata da umore depresso, diminuzione di interesse, aumento/perdita di peso, ansia, disturbi del sonno … e altri. Nei casi più gravi vi è il rischio di suicidio.
La fase maniacale è caratterizzata da euforia, maggiore loquacità, attività mentale accelerata, perdita di contatto con la realtà, esposizione a comportamenti rischiosi, eccessiva energia e conseguente sensazione di minor bisogno di dormire e altri.
DSM-5 e autobiografia
Nell’Arcobaleno del deserto l’autore riporta un estratto del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), spiegandoci in particolare il disturbo bipolare di tipo I e successivamente elenca i vari sintomi della fase maniacale e ipomaniacale, confrontando ciò che viene spiegato nel DSM-5 con i propri sintomi e raccontando in modo chiaro, specifico e coinvolgente le sue sensazioni:
“Il mio (episodio maniacale) durò più di qualche settimana e i sintomi erano più di tre. L’autostima ipertrofica o grandiosità era presente. […] Il diminuito bisogno di sonno […], la loquacità e la spinta a parlare […], la fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente […], la distraibilità era presente. Anche il punto sei era presente: aumento dell’attività finalizzata oppure l’agitazione psicomotoria. […]”.
In sintesi possiamo affermare che il bipolarismo consiste in una continua oscillazione da stati di euforia maniacale a stati depressivi cupi e “grigi”. Nel passaggio tra una fase e l’altra l’individuo è travolto da continui cambiamenti dello stato affettivo, emotivo e fisiologico.
L’ARCOBALENO NEL DESERTO
Per approfondire e capire meglio ciò che ha vissuto Paolo Mascherpa e scoprire i dettagli del suo percorso, non ti resta che leggere il suo libro in formato cartaceo , ebook o ascoltarlo in formato audiolibro.
Ora possiamo comprendere meglio il titolo L’arcobaleno nel deserto: nelle diverse fasi l’individuo è investito da migliaia di differenti sensazioni che alterano tutti i parametri fisiologici ed emotivi, facendolo distaccare della realtà. Nonostante la complessità del percorso di cure, Paolo Mascherpa nel suo libro ci mostra la via che lo ha portato a vivere una vita serena. Il messaggio che vuole dare l’autore è che la guarigione è possibile e non si tratta solo di una vaga speranza, ma di una possibilità concreta.
Bipolarismo: guarire è possibile
Il percorso di guarigione del paziente bipolare è difficile, sia per il paziente – che quasi sempre ha difficoltà ad accettare la malattia – sia per le persone a lui vicine che, spesso, non sanno come approcciarsi o come gestire le crisi che si presentano. Tuttavia, in presenza di persona affetta da bipolarismo, affrontare insieme il percorso di guarigione è fondamentale.
Se normalmente la cura dei pazienti bipolari avviene attraverso l’uso di farmaci affiancato da un percorso di psicoterapia, un supporto fondamentale spesso è dato proprio dalla vicinanza e dall’aiuto delle persone care al paziente.