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Raccontare il disagio per rompere un tabù e superare le paure. L’Arcobaleno nel deserto è il mio libro autobiografico.

Due Minuti un Libro, progetto radiofonico di Gianluca Melilli, gli offre un approfondimento dedicandomi un’intervista andata in on air sul canale 130.

Qui di seguito un estratto.

L'intervista

Chiacchieriamo piacevolmente con Paolo Mascherpa, autore di L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare. Il libro è un’autobiografia che narra le vicende dell’autore dall’anno 1996 fino al 2019.

Attraverso il racconto diaristico, Paolo mostra, in modo coinvolgente e sofferto, tutti gli aspetti della sindrome maniaco–depressiva conosciuta anche come bipolarismo.

Cerchiamo di entrare con delicatezza nell’argomento: che cos’è e come si manifesta il disturbo bipolare?

P.M. – Premetto che non sono un medico. Quello che posso dire è che il disturbo bipolare è una patologia che rientra nella categoria dei disturbi dell’umore.

È una sindrome che perdura nel tempo e interferisce con le normali funzioni sociali e lavorative. È definita anche come psicosi maniaco – depressiva.

Da quello che ho letto, visto e vissuto so che può assumere molte forme diverse e livelli di gravità. Le variazioni di umore possono avvenire nella stessa giornata, durante una settimana o addirittura possono verificarsi crisi a distanza di anni.

Quando gli sbalzi d’umore sono più ravvicinati è più complesso calibrare la terapia. Quando gli episodi sono ben definiti e distanziati, come nel mio caso, è più semplice.

In generale è un disturbo molto pericoloso nelle forme gravi e quasi sempre distruttivo delle relazioni sociali e in grado di compromettere il normale svolgimento della vita.

Però si può guarire o perlomeno convivere con il disturbo e vivere una vita felice.

Quando hai scoperto di soffrire di bipolarismo?

P.M. – Ricordo che quando ero piccolo mi capitava, ogni tanto, di scrivere delle lettere a me stesso per capire cosa mi succedeva, ma credo che questi atteggiamenti fossero riconducibili alla mia sensibilità.

Crescendo ho notato che faticavo a gestire lo stress, magari a scuola o all’università, ma non ho mai pensato di avere un problema medico. Semplicemente me la prendevo troppo e temevo oltremisura il giudizio degli altri. Ero giovane e vivevo una vita per larga parte divertente.

Il segnale che avrei dovuto non sottovalutare è stato il primo episodio depressivo nel periodo precedente la tesi di laurea. Commisi l’errore di non parlarne con nessuno nonostante le cose che pensai e feci fossero terribili. Certamente sapevo poco di depressione, ero davvero prostrato e mi vergognai di parlarne.

Il periodo di fortissimo stress passò dopo che, con gran fatica, mi laureai e tutto tornò alla normalità fino all’episodio maniacale durante la leva militare.

La prima diagnosi fu fatta in occasione del congedo alle visite mediche all’ospedale militare di Milano. Avevo 26 anni.

È possibile guarire?

Sì. È possibile.

Per prima cosa è necessario accettare il disturbo, come fosse una qualsiasi altra malattia e poi, con grande impegno, compiere le azioni che ogni paziente di una qualsiasi malattia fa.

Affidarsi ai medici, che in questo caso sono psichiatri e psicologi e assumere i farmaci. Nel mio caso è stato necessario anche un percorso di quattro anni di psicoterapia.

Rivestono un’importanza capitale i famigliari e gli amici che devono supportare, ognuno come può, il paziente, sempre coordinati dagli specialisti. Personalmente non ci sarei riuscito se intorno a me non si fosse formata un’alleanza di persone, una rete di protezione, che aveva l’unico scopo di vedermi guarito e felice.

 

(…)

Augurandomi che la mia testimonianza possa far comprendere meglio l’entità del disturbo e, soprattutto, far comprendere che il bipolarismo si può – se non guarire – gestire tanto da ottenere una vita felice, vi invito a leggere il resto dell’intervista sul sito ufficiale al seguente link: Due Minuti un Libro intervista Paolo Mascherpa

“L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare” è un’autobiografia che narra le vicende dell’autore dall’anno 1996 fino al 2019.

Questo libro è utile ai professionisti e ai familiari per comprende a fondo il punto di vista dei pazienti bipolari nelle diverse fasi del loro disagio.

Questo libro è una testimonianza che vuole dare speranza.

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